ANNO 2003

Sandra Giusti – Alberto Mazzà

Roma – 2003 – pp. 88 – Edizioni ANRP

Con la cancellazione della pena di morte dal Codice penale militare di guerra, avvenuta nel 1994, in ossequio a quanto disposto nell’art. 27 della Costituzione, l’Italia è diventata un paese totalmente abolizionista, come d’altra parte è sempre stata, se si eccettua la parentesi del ventennio fascista. Tuttavia talvolta accade che distrazioni, non si sa quanto volute, tengano in vita situazioni “anomale” che producono uno stato di pericolo più o meno concreto.
L’ANRP si impegna, con questa pubblicazione, a svolgere un ruolo attivo tra i costruttori di pace; impegno che scaturisce dalla consapevolezza delle sofferenze sopportate dai prigionieri di guerra, dagli internati, militari e civili, dai combattenti, dalle vittime di guerra, nonché da tutto il popolo italiano, nel secondo conflitto mondiale. Il ricordo del loro dramma è un costante stimolo per portare avanti la battaglia contro qualsiasi presupposto che possa ledere il diritto alla vita, affinché la dignità umana non venga più calpestata.