Attività GIU - 29 - 2021

Consegna dell’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine

 “Al Merito della Repubblica Italiana”

a Basilio Pompei

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari ha conferito, motu proprio, l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a Basilio Pompei, classe 1917, di Pontassieve (FI), ex Internato Militare Italiano (IMI). Nel corso della Seconda guerra mondiale, arruolato nel 10° Reggimento Fanteria, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 venne catturato a Durazzo, sul fronte albanese, e deportato prima a Biala Podlaska, in Polonia, poi nello stammlager di Görlitz, al confine tra la Polonia e la Germania, quindi a Sagan (Polonia), Reichenbach e infine a Ratisbona, nel sottocampo del KZ di Flossenbürg.

Il soldato Basilio Pompei fu uno degli oltre 650.000 IMI che, essendosi rifiutati  di collaborare con il nazifascismo, vennero trasferiti nei lager del Terzo Reich,  affrontando venti mesi di internamento in condizioni disumane, costretti a subire lavoro coatto, umiliazioni, fame e le più tremende vessazioni. I due anni trascorsi nei lager furono per Pompei lunghi e drammatici, fino al 27 aprile 1945, giorno della liberazione e del suo rocambolesco ritorno in Italia.

“Quella di Basilio Pompei fu una scelta coraggiosa, eroica e non scontata: dire NO alla collaborazione con i nazi-fascisti poteva costare la vita – afferma Enzo Orlanducci, Presidente dell’ANRP – Eppure lui, come altre decine di migliaia di soldati italiani, scelse la strada più pericolosa. Quanti si rifiutarono di aderire vennero considerati dai tedeschi dei traditori, internati nei lager e sfruttati come lavoratori coatti per l’economia del Terzo Reich. Il  NO! di Basilio Pompei, così come quello degli altri Internati Militari Italiani fu una scelta volontaria di coscienza, una “Resistenza senz’armi” il primo passo verso la riconquista della libertà”.

La consegna del riconoscimento dalle mani del Prefetto di Firenze Alessandra Guidi, alla presenza dei presidenti nazionali dell’ANRP Enzo Orlanducci e dell’ANEI Orlando Materassi, che si terrà il 29 giugno p.v. alle ore 11:00, avviene in un momento particolare per l’Italia e per l’umanità intera colpita dal Covid-19, ma quella di Basilio Pompei, 103 anni, tra gli ospiti della RSA “Villa San Biagio” di Dicomano, in provincia di Firenze, è una testimonianza di speranza, non solo perché è stato tra i primi a vaccinarsi in Toscana ma perché resta un esempio di resilienza e di incoraggiamento per la comunità e per le nuove generazioni, chiamate a fare memoria del tempo presente caratterizzato dall’emergenza sanitaria e di quello passato che ha visto uomini come Basilio Pompei combattere per la libertà.