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Mercoledì 25 febbraio nell’Auditorium di Piazza Adriana n. 3, nell’ambito di un incontro con i giovani dal tema “Non più reticolati nel mondo”, promosso dall’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Associazione Nazionale Ex Internati, presieduto dal Sen. Gerardo Agostini, alla presenza di un folto e qualificato pubblico e delle rappresentanze delle FF.AA., sono state consegnate dal Presidente della provincia, On. Nicola Zingaretti, n. 9 Medaglie d’Onore a ex deportati e internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale di Roma e provincia.

Il riconoscimento, voluto (come ha ricordato Enzo Orlanducci, Presidente Esecutivo dell’ANRP) dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in osservanza della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, contribuisce certamente, seppure in parte e in ritardo, a colmare il debito di attenzione da parte dello Stato nei confronti di un sacrificio troppo spesso marginalizzato o addirittura ignorato.

Il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, nel consegnare la Medaglia d’Onore ai 9 insigniti, ha detto che questo riconoscimento è per gli italiani che hanno determinato una parte della nostra storia e che “oggi è giusto che le istituzioni tornino a ricordare la storia del Paese e a dire grazie a chi ha lottato per affermare la pace, la democrazia e la libertà, che è figlia di tanti avvenimenti e ha tanti protagonisti”. D’innanzi a una platea di ragazzi, dei parenti dei deportati e degli internati, e, soprattutto di coloro che la storia l’hanno fatta, Zingaretti ha spiegato l’importanza e la necessità di non dimenticare, di “dire ai giovani di oggi che quella libertà è costata sangue, il sacrificio di tanti che in quel momento dissero “NO!” al nazismo, “NO!” alla dittatura e “SI!” alla difesa della Patria e dell’Italia democratica”. Mai cadere nell’oblio, questa la raccomandazione di Zingaretti, il quale ha tenuto a rilevare l’importanza della memoria condivisa “che serve a scongiurare che, gli orrori del passato possano riproporsi anche nel futuro”.

Al tavolo dell’incontro il Sen. Gerardo Agostini, che nel suo intervento ricorda “questi 65 anni di pace sono anche il risultato del contributo dei deportati e internati nei lager nazisti. Abbiamo avvicinato la pace e allontanato la guerra”, Anna Maria Casavola, direttore di “Noi dei Lager” dell’ANEI e Anna Maria Isastia, presidente vicario dell’ANRP, nonché docente di Storia Contemporanea a Sapienza Università di Roma, hanno relazionato, per i giovani, rispettivamente la prima le vicissitudini dei 650 mila militari catturati con l’inganno dalla Wermacht dopo l’8 settembre 1943 e la seconda la deportazione dei 120 mila civili, uomini e donne, rastrellati e inviati nei campi del Terzo Reich come preda bellica.

La concessione della Medaglia d’Onore, è stato detto, viene colta dalle associazioni dei reduci come un rinnovato impegno da parte delle Istituzioni, una disponibilità al dialogo nonché una premessa allo sviluppo di ulteriori e più concrete evoluzioni di carattere risarcitorio. È un importante contributo diretto alla “memoria”, sia perché è rivolta anche agli eredi dei deportati e internati già defunti, sia perché destinato ad avere incidenza sulla divulgazione della storia delle deportazioni presso il grande pubblico.