a cura di Anna Maria Isastia
Mediascape – Edizioni ANRP
Tra i compiti precipui dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari) ci sono il mantenimento e la trasmissione della memoria degli eventi drammatici che segnarono l’Italia, l’Europa, il mondo del secolo XX – con particolare tragicità nei suoi decenni centrali – e il ricordo di chi li visse e ne fu trascinato. Proprio per questo l’ANRP si è impegnata e continua a impegnarsi su detto versante, nella consapevolezza che oggi, alla vigilia degli ottanta anni dalla conclusione della Seconda guerra mondiale, unicamente l’intreccio tra storia e memoria potrà vivificare la prima e rendere non transeunte la seconda. Le porte della memoria è il titolo sintetico, sollecitante e provocatorio di questa collana che coglie meglio di altri l’essenza di quanto si vuole trasmettere con una serie di pubblicazioni, promosse dall’ANRP in sinergia con Mediascape. “Con la memoria si costruisce il futuro. Un valore che non deve essere strumentalizzato”. Così scrivevo su la critica sociologica (LIV. 216. Inverno 2020) la prestigiosa Rivista fondata e diretta da Franco Ferrarotti – recentemente scomparso. Un valore che non deve essere ‘usato’ per affabulare la gente distratta o, quel che è peggio, per evidenziare aspetti ideologici di parte che negano la memoria stessa. Ripercorrere la memoria attraverso un processo di continua ricerca diventa un insegnamento per tutti noi e per le nuove generazioni, un patrimonio che appartiene agli eventi fondanti della nostra Nazione e ai valori tramandati dai nostri Padri, da non disperdere, da non ridurre ad un mero ricordo da rispolverare alla prossima occasione. La memoria è un’eredità di tutti; è una guida e un insegnamento costante per la nostra vita quotidiana. La capacità di interiorizzare i ricordi e di ricostruire la storia attraverso di essi non deve essere solo un processo per intellettuali o esperti in materia, ma un desiderio di tutti per ritrovare i propri valori. E’ un dovere morale, un completamento della storia, una lezione che dobbiamo ascoltare e dalla quale imparare. Ne è la prova questo saggio, a cura di Anna Maria Isastia, sintesi efficace di un lavoro portato avanti con successo nei due convegni di Roma e Catania organizzati dall’ANRP con i patrocini dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e dell’Università di Catania, sul tema delle “marocchinate”, un dramma spesso messo da parte dalla memoria individuale e collettiva, ma che solo ora, grazie anche al nostro lavoro, riesce ad uscire dall’oblio e dalla rimozione.