a cura di Cinzia Pierantonelli
Mediascape – Edizioni ANRP
Il catalogo di una mostra è per antonomasia lo strumento principale che permette all’esposizione stessa di farsi conoscere all’esterno. Al catalogo è affidata quindi l’illustrazione del progetto che ha definito la mostra stessa e la sua esecuzione, l’elenco delle opere e la loro descrizione, nonché i brevi profili biografici degli artisti. Il catalogo di questa Mostra permanente il Cortile della Memoria, non si poteva discostare da detto cliché ed è stato realizzato in modo da riflettere la struttura tematica della mostra medesima attraverso le storie di anti-eroi e quale metafora di salvaguardia di una memoria collettiva e identitaria. Nel Museo Vite di IMI (internati militari italiani). Percorsi dal fronte di guerra ai lager tedeschi 1943- 1945 – realizzato dall’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari) grazie al Fondo Italo Tedesco per il futuro – ubicato in Roma, Via Labicana n. 15, è stato individuato per l’esposizione di opere artistiche un apposito spazio esterno, denominato Cortile della Memoria. Il percorso espositivo del Museo è un itinerario storico-didattico dedicato alla resistenza senza armi dei 650mila militari italiani che, catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutati di collaborare con il nazi-fascismo, vennero inviati nei Lager del Terzo Reich. Militari prigionieri, sfruttati come lavoratori coatti, vissero in condizioni disumane; circa 50mila persero la vita per violenze, malattie, fame, bombardamenti; coloro che riuscirono a sopravvivere furono segnati per sempre.
L’idea del Cortile della Memoria prese corpo, nel 2016, con le opere site specific di Gianluca Murasecchi, i Corpi resilienti. Un lavoro quasi astratto, ma allo stesso tempo intensamente comunicativo attraverso le sue linee di forza e di tensione estreme dedicate alle figure dei militari prigionieri nel contesto drammatico della Seconda guerra mondiale.
Nel 2022, l’Associazione, motivata dai numerosi giovani visitatori e per incrementare quella che si è rivelata preziosa occasione di crescita civile e culturale, ha organizzato un meeting con artisti tedeschi i quali, con un loro specifico contributo per il Cortile della Memoria, evidenziavano le problematiche legate alle vecchie e nuove prigionie, scandagliando le più profonde e svariate gradualità, dalla memoria personale e familiare alla storia collettiva, dalle esperienze del passato a quelle del presente e del futuro, un loro contributo artistico per il Cortile della Memoria. La partecipazione è stata significativa e la qualità delle proposte di assoluto livello. Pertanto la collezione di opere esposte si è andata arricchendo di nuove installazioni, individuate da una qualificata Commissione presieduta proprio da Gianluca Murasecchi, docente all’Accademia di Belle Arti di Roma, a cui va un sincero ringraziamento. Nel contempo ci complimentiamo in particolare con Janine v Thüngen Reichenbach, Lukas Liese, Anica Huck per le nuove creazioni proposte e realizzate. La Mostra e il Catalogo ricompongono in un unico racconto gli episodi e i protagonisti di questa operazione pratica della memoria, che unisce l’importanza della memoria storica alla forza creativa dell’arte contemporanea, un’alleanza fruttuosa tra passato, presente e futuro, per non dimenticare il buio della guerra.