Attività Giu - 08 - 2021
Link alla pagina per la diretta: https://www.facebook.com/IcsaicStoria/
Migliaia di militari e di civili, all’indomani dell’8 settembre 1943, furono deportati e internati in Germania, mano d’opera per l’economia e l’industria bellica del regime nazista. Sarà il tema dell’incontro organizzato dall’ICSAIC, l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, in collaborazione con l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari) che si terrà martedì 8 giugno 2021 alle ore 18, trasmesso online sulla pagina Facebook dell’Icsaic.
Nel corso dell’appuntamento si farà il punto su una questione centrale quanto complessa nel dibattito storico contemporaneo riguardante, appunto, la violenza nazista subita da civili e militari italiani costretti a contribuire all’organizzazione del fronte interno della Germania nazista in modi diversi e con il consenso di Mussolini. In particolare, saranno presentati gli sviluppi della ricerca storica portata avanti dal prof. Brunello Mantelli, storico dell’Università della Calabria e componente del Gruppo di Ricerca ANRP che relazionerà su “IMI, deportati in KL e lavoratori coatti nell’economia di guerra nazista” e dal prof. Giuseppe Ferraro, Responsabile Commissione Didattica dell’ICSAIC, che relazionerà sul tema “Il mondo degli Internati Militari Italiani”. Espulsioni, trasferimenti forzati, rastrellamenti per il lavoro coatto erano i comportamenti all’ordine del giorno messi in atto in modo barbarico dai nazifascisti e sui quali fino a pochi anni fa era calato pesantemente il velo dell’oblio. In questo contesto, in particolare, saranno focalizzate quelle situazioni che hanno interessato i calabresi. Il presidente dell’ICSAIC, on. Paolo Palma, curerà l’introduzione e la moderazione degli interventi, tra i quali la testimonianza della prof. Francesca Rennis, componente del direttivo dell’ICSAIC, sulla ricostruzione dell’esperienza vissuta dal padre Pasquale come Internato Militare Italiano (IMI) a cent’anni dalla sua nascita.