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Si è spento, a 98 anni, Remo Franco Del Vecchio, reduce dell’ultimo conflitto mondiale e sopravvissuto al campo di concentramento di Fallingbostel. Nato a Bressana Bottarone il 1 ottobre 1923,  inviato nel gennaio 1943 a combattere al fronte, nello scacchiere mediterraneo, guadagnandosi la Croce al Merito di Guerra, il 9 settembre dello stesso anno, a seguito dell’Armistizio di Cassabile, viene catturato dalle truppe tedesche e deportato in Germania, nel lager di Fallingbostel, dove rimane fino al suo rientro, avvenuto il 12 agosto del 1945. Dirigente delle Ferrovie, Del Vecchio ha trascorso parecchio del suo tempo al servizio della comunità barbianellese e delle varie associazioni locali e di arma. Appena tornato dalla prigionia, il 5 settembre 1945 è tra i fondatori di un comitato di ex prigionieri che diventerà la sezione locale dell’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia, di cui è stato presidente per diversi anni: per l’impegno profuso e per il suo grande spirito di servizio, nel 1972 l’ANRP di Vigevano gli conferisce un “Medaglione d’Argento”, mentre dalla direzione nazionale riceve la “Medaglia d’Oro di Prima Classe” per la costante e fedele attività. Tra le numerose onorificenze e i riconoscimenti ottenuti, nel 1996 viene nominato Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica, nel 2009 riceve la Medaglia d’Onore per i militari e i civili internati nei lager nazisti e nel 2015 la Medaglia della Liberazione, mentre è del 2019 la sua ultima onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Molto ben voluto dai barbianellesi, viene ricordato come storico locale, scrittore, musicista e organizzatore di manifestazioni ed eventi a favore della comunità.