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Attività, Formazione Feb - 14-16 - 2022

 

Attività, Comunicati Gen - 29 - 2022

La rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, oltre al riconoscimento per le sue alte capacità già dimostrate di supremo garante della Costituzione, sottolinea anche il suo impegno di autorevole interprete delle radici antifasciste della Repubblica, come risultato corale di tutte le forme di Resistenza che seppe esprimere l’intero popolo italiano.
Non a caso la sua Presidenza esordì con l’omaggio alle Fosse Ardeatine. E nel 2018, con la sua visita al Sacrario della Brigata Maiella, Mattarella citò Mortati per ricordare che la Costituzione si collega al grande moto di rinnovamento espresso dalla Resistenza.
Ma, nell’ambito della Resistenza, il Presidente richiamò la tragedia dei 650 mila IMI, con queste parole: “Pochi cedettero in cambio di cibo e di condizioni di vita accettabili. La stragrande maggioranza, la quasi totalità, rimase compatta, nonostante la fame e i patimenti, il freddo e i maltrattamenti. Circa cinquantamila non fecero più ritorno”.

Grazie Presidente e buon lavoro per il coraggioso e rinnovato impegno alla guida della nostra Repubblica, anche in nome e nella memoria dei nostri IMI.

 

Attività Feb - 01-02 - 2022

Link youtube: https://www.youtube.com/user/memoriadeportazione


In una prospettiva ormai non più di breve periodo, a quasi otto decenni dalla fine della Seconda guerra mondiale e trascorso ormai un secolo dall’arrivo sulla scena storica del fascio primigenio, destinato ad avere negli anni seguenti seguaci capaci di radicalizzarne la carica di violenza, è opportuna una riflessione su chi ai fascismi si contrappose, fondando così una categoria politica nuova: l’antifascismo.
Capace di coinvolgere visioni tra loro differenti e in anni precedenti contrapposte, come le culture liberali, democratiche, socialiste, l’antifascismo rappresentò inoltre, allora e successivamente, la via attraverso cui il movimento comunista, nato da quella rivoluzione bolscevica che ben presto si sarebbe risolta nella dittatura prima di un partito, poi dei suoi vertici, si sarebbe incontrato ed avrebbe fatto i conti con la democrazia politica.
Rafforzatosi nella gigantesca e tragica temperie della Seconda guerra mondiale attraverso le Resistenze europee il cui riferimento generale era la coalizione guidata da URSS, USA e Regno Unito, l’antifascismo avrebbe duramente sofferto la frattura postbellica rappresentata dalla guerra fredda e dal progressivo irrigidirsi della «cortina di ferro», ad est della quale finiva con l’essere assunto a dottrina di Stato finalizzata a rivestire di panni presentabili regimi diretti da forze di minoranza la cui unica logica era di costituire una cintura di sicurezza per l’Unione Sovietica, mentre a occidente l’antifascismo veniva spesso guardato da parte dei gruppi dirigenti come un cavallo di troia del blocco contrapposto.
In questo quadro piuttosto cupo l’Italia ha costituito tuttavia una felice eccezione; anche nei momenti di più dura contrapposizione tra le forze politiche, un tessuto antifascista, eredità della Resistenza, ha comunque tenuto, rendendo possibili scambi, contatti, interrelazioni.
Conclusasi la guerra fredda in seguito al collasso dell’URSS, preceduto e accompagnato dallo scompaginarsi del «blocco orientale», il panorama europeo che si è delineato dopo il 1989 e in questo primo ventennio del XXI secolo rende a nostro parere quanto mai necessario ed opportuno un recupero pieno dell’antifascismo e dei suoi valori, al cui centro stava e sta l’idea di una democrazia e liberale e sociale.
Con ben più forza del «paradigma vittimario», assunto non di rado come terreno minimo di costruzione di un’Europa unita e federale, l’antifascismo può essere, per la nostra Europa, valore fondante. Proprio per questo riflettere sulle biografie, convergenti nell’obiettivo quanto magari distanti nel loro sviluppo esistenziale, delle undici personalità che nel convegno saranno oggetto di studio costituisce il modo migliore per raccoglierne l’eredità ed onorarne la memoria.

Massimo Castoldi – Brunello Mantelli

Attività Gen - 27-28 - 2022

Di seguito, le locandine di tutte le attività organizzate o in cui è coinvolta l’ANRP per la Giornata della Memoria 2022:


 

Attività, Comunicati Gen - 11 - 2022

 

Questo è l’ultimo messaggio pubblico, le ultime raccomandazioni prima di Natale di David Sassoli (65 anni): “Abbiamo lottato accanto a chi chiede più democrazia e libertà, accanto alle donne, a chi chiede informazione libera e indipendente. La disuguaglianza non è più né tollerabile né accettabile. Vivere nella precarietà non è umano. Dovere dell’Europa è proteggere i più deboli e non chiedere altri sacrifici”. Con queste parole il Presidente del Parlamento Europeo ci augurava i migliori auguri per le feste di Natale 2021. Poche ore dopo è stato colpito da una disfunzione del sistema immunitario. Ricoverato il 26 dicembre, si è spento nella notte dell’11 gennaio 2022. Con lui l’Italia perde un giornalista, politico e Presidente del Parlamento Europeo.

L’ANRP ha appreso con commozione la notizia data nella notte. Da presidente della massima istituzione democratica europea, Sassoli partecipò nel 2017 al Convegno “I richiedenti protezione internazionale in Italia – Accoglienza, inclusione e politiche dell’Unione Europeapromosso proprio dalla nostra Associazione, congiuntamente con l’ANVCG e l’Archivio Disarmo.

Il presidente Nicola Mattoscio, il Consiglio Direttivo e l’Associazione, si uniscono al dolore dei famigliari.

Attività Gen - 14 - 2022

La presentazione è stata rinviata a data da stabilire, ci scusiamo con tutti.

Clicca per scaricare l’invito: Carabinieri tra Resistenza e deportazione.

Attività

Attività Dic - 15 - 2021

 

Link per seguire in remoto (piattaforma Zoom): https://us02web.zoom.us/j/88294850372

Portale dedicato ai lavoratori civili italiani nel Terzo Reich: www.lavorareperilreich.it

Mostra online sui lavoratori civili in Germania: www.tantebracciaperilreich.eu

 

Attività Dic - 05 - 2021

Attività Nov - 29 - 2021

Segui l’evento in diretta streaming su: WEBTV.SENATO.IT

 

Scarica la brochure del Convegno.


L’Avvenire 25 novembre 2021 Zampetti: il lager, l’amore e la fede