Attività apr - 29 - 2016

Venerdì 29 aprile 2016
ore 15:30

Binario 1
Stazione Campo di Marte – Firenze

 lapide

Venerdì  29 aprile, ore 15.30: Firenze, Binario 1 della stazione Campo di Marte. Con una semplice ma significativa cerimonia si è scoperta la lapide commemorativa, voluta dall’ANRP in collaborazione con le  Ferrovie dello Stato e il Comune di Firenze, per ricordare i 750 rastrellati del Quadraro che transitarono e sostarono presso quella stazione prima di essere deportati nei campi di lavoro del terzo Reich.

La lapide marmorea, apposta sul fronte del binario 1, è stata  scoperta da Andrea Vannucci, assessore di Firenze,  affiancato da Renate Wendt, Console Onorario della Repubblica Federale di Germania,  Laura Del Vecchio, nipote di uno dei deportati, Laura Coccia, la deputata “figlia del Quadraro”, ed Emanuele Giani, presidente del Consiglio regionale della Regione Toscana. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, Lauro Rossi, vice presidente dell’ANRP, Pierluigi Amen, storico e coordinatore della ricerca, e per il Gruppo FS, l’ing. Efisio Murgia, responsabile territoriale di Rete Ferroviaria Italiana.

I deportati, tutti uomini dai 16 ai 55 anni, transitarono nella stazione fiorentina il 29 aprile del 1944 per essere avviati al lavoro coatto nelle fabbriche e nei lager tedeschi.
Nella lapide commemorativa, posta sulla facciata esterna prospicente il marciapiede del binario 1, sopra la vetrata della sala d’aspetto si legge: “In ricordo dei civili rastrellati dalla borgata Quadraro di Roma e deportati al lavoro coatto in Germania dalla violenza nazista che in questa stazione transitarono il 29 aprile 1944, nell’anno 2016 ANRP, Ferrovie dello Stato Italiane e Comune di Firenze posero”.

Il rastrellamento del Quadraro, compiuto il 17 aprile del 1944 dai reparti nazisti diretti dal Ten. Col. Kappler, vicenda finora poco conosciuta, è ora oggetto di una approfondita ricerca scientifica su documenti inediti, coordinata per l’ANRP dallo storico Pierluigi Amen. Firenze fu la seconda tappa del trasporto dei rastrellati del Quadraro. I deportati sostarono inizialmente negli studi di Cinecittà poi, per circa 10 giorni, in una fabbrica in costruzione nella zona industriale Polymer di Terni, per essere poi trasportati via stradale alla stazione Campo di Marte ed avviati via ferrovia al campo di detenzione e transito di Fossoli (Carpi). Il 29 aprile 1944 a Firenze fu bombardata la zona di Campo di Marte e i rastrellati, già caricati sui carri-merci del treno, furono abbandonati a vagoni serrati sotto le bombe degli alleati che miracolosamente non fecero esplodere il convoglio. Uno di loro, il netturbino romano Gino Franceschini, fu scaricato morente sulla banchina a bombardamento concluso, spegnendosi quasi subito presso l’Ospedale di Santa Maria Nuova. Ferrovie dello Stato Italiane ha collaborato con l’ANRP anche per chiarire le vicende personali di alcuni dei rastrellati, recuperando nei propri archivi storici i loro dati professionali e le vicissitudini narrate in prima persona, da una lista di 11 uomini che lavoravano presso le ferrovie all’epoca del rastrellamento.


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